Villa Quaranta

La villa sorge a Mezzacampagna, nel cuore della Campagna Grande, la sassosa e arida zona a cavaliere fra la fascia collinare della provincia di Verona e la pianura atesina, ricordata tutt’oggi in alcuni toponimi estremamente significativi: Sommacampagna, Mezzacampagna, san Michele di Campagna, Campagnamagra.
Era la residenza estiva della nobile famiglia veronese dei Quaranta, che lega tuttora il proprio nome ad una piazzata del centro città (Corte Quaranta), fra Via Emilei e Via dei Nicolis.

Allo stato attuale delle conoscenze, il complesso sarebbe nato fra il 1630, anno della grande epidemia pestilenziale, e il 1653, anno della polizza d’estimo di Agostino Quaranta, figlio di Bernardino, che la descrive come una proprietà “con casa da patron et lavorenti, et gastaldi, chiesa casa per il reverendo sacerdote, con hostaria, corte e broletto”.
Da Agostino il complesso passò al figlio Giò Batta e alla morte di questi alla figlia Antonia che, senza figli, lasciò in seguito alla sorella sposa a Bandino da Lisca.
Dalla fine del sec. XVII dunque, il complesso prese a portare lo stemma di questa grande famiglia.
Nel corso del XIX sec. la Villa appartenne ai conti Butturini di Venezia; dopo di loro la tenne una serie di famiglie venete e lombarde, tutte interessate più al suo sfruttamento che alla sua valorizzazione e salvaguardia.

La residenza signorile consta di un unico corpo; la facciata principale è di forme semplice, con una serie di finestre impreziosite da una cornice sagomata. Nel piano nobile si apre un’ariosa loggia, leggermente sporgente verso l’esterno; ivi una lapide ricorda che nel palazzo pernottò l’imperatore Alessandro I di Russia quando nel 1822 fu a Verona per il Congresso della Santa Alleanza. L’interno presenta, al pianterreno, un’anticamera con le pareti dipinte a spalliere di panche. Nel salone centrale fanno bella mostra di sé, sopra le porte, delle decorazioni a fresco ed altre sei spalliere di panche. Una bella scala marmorea porta al piano superiore, affrescato nel soffitto con motivi della tradizione epica classica.
La villa è oggi adibita ad albergo.

LA CHIESA:

La chiesetta, sul retro del palazzo, oscurata alla vista dai fabbricati colonici costruitile a ridosso, presenta l’ingresso sul lato settentrionale. Dedicata alla Purificazione della Beata Vergine Maria, è antecedente al palazzo, come si può dedurre dalla struttura architettonica romanica e dalla lapide murata all’interno che ricorda l’erezione del tempietto per volontà di Matteo Buri nel 1461. Destinato originariamente a far da cappella dell’annesso xenodochio (ricovero-ospedale per pellegrini), l’edificio assolse per secoli al culto pubblico per la popolazione di Mezzacampagna e fu per lungo tempo meta celebrata di grandi raduni in occasione della festività della Purificazione della Vergine (2 febbraio).
Sarebbe stata sottratta al pubblico culto durante la seconda guerra mondiale. Mirabilmente affrescata da Paolo Ligozzi, la decorazione parietale dell’interno rappresenta scene del Nuovo Testamento.

L’antica chiesa è aperta agli ospiti che desiderano visitarla.

 

Orario Santa Messa: Domenica e festivi alle ore 10:00.

 

La Villa ospita un Hotel, Ristorante, Centro Congressi e Club House. Per maggiori informazioni: 

Via Ospedaletto, 57

37026 Ospedaletto di Pescantina, VR, Italia.

Tel. +39 045 6767300

Fax +39 045 6767301

Email. info@villaquaranta.com

Via Ospedaletto, 57 – 37026 Ospedaletto di Pescantina (VR)
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