La villa sorge al centro di Sant’Ambrogio di Valpolicella, proprio accanto alla chiesa parrocchiale, circondata da quello che era un ampio parco.
Nel 1845 era di proprietà di Paolo Brenzoni, sposo di Caterina Bon ricordata da una lapide murata, che in quel periodo possedeva a Sant’Ambrogio oltre al palazzo tre case coloniche, vari appezzamenti di terreno tenuti a prato, a giardino, ad arativo, a bosco o a pascolo per un totale di quasi ventiquattro ettari. Attualmente è di proprietà del comune di Sant’Ambrogio che l’acquistò da Emanuele Bassani.
I lavori di restauro eseguiti hanno messo in luce un nucleo edilizio apparentemente cinquecentesco caratterizzato da portali a bozze, soffitti a vela, resti di decorazione pittorica oltre che di un’ampia cantina. È proprio da questo nucleo primitivo che si è poi sviluppato l’attuale palazzo con la sovrapposizione del fronte principale con la facciata neoclassica del 1805, secondo un’iscrizione che vi è sopra dipinta.
All’interno del palazzo padronale il restauro ha consentito di recuperare le ampie sale del piano nobile con alcune delle decorazioni pittoriche che ne animavano le pareti e i soffitti. Queste sono caratterizzate da cornici e decorazioni a ghirlande oltre che dalla presenza di inquadramenti all’interno dei quali trovano spazio delle viste belle paesaggistiche.
Attualmente la Villa è chiusa al pubblico.